La Repubblica – 5 dicembre 2021
In prima serata su Rai 1 il film tv sulla storia della grande ballerina scomparsa a maggio
Tornare a danzare a un anno dalla nascita del figlio, portare in scena alla Scala Lo schiaccianoci, solo cinque giorni a disposizione per studiare e provare. Una proposta all’apparenza folle, quella che Nureyev fece a Carla Fracci nel 1970. Ed è da quella follia che parte la storia di Carla, il film tv in onda questa sera su Rai 1, protagonista Alessandra Mastronardi nel ruolo della grande ballerina scomparsa meno di sette mesi fa. Liberamente ispirato all’autobiografia Passo dopo passo – La mia storia (a cura di Enrico Rotelli, Arnoldo Mondadori Editore, 2013), il film è una coproduzione Rai Fiction-Anele diretta da Emanuele Imbucci, realizzata con la consulenza diretta della stessa Carla Fracci, del marito Beppe Menegatti e della loro collaboratrice storica Luisa Graziadei.
Cento minuti per narrare il percorso umano e professionale di un’icona della danza mondiale, universalmente riconosciuta come una delle più grandi étoile del XX secolo e definita nel 1981 dal New York Times “prima ballerina assoluta”. Il racconto prende le mosse da quell’episodio, realmente accaduto, quando negli anni 70 l’amico e partner di ballo Rudolf Nureyev (interpretato da Léo Dussollier) le propose la sfida: tornare a ballare ad un anno dalla nascita di suo figlio Francesco, riportando in scena al Teatro alla Scala Lo schiaccianoci di Cajkovskij, avendo a disposizione solo cinque giorni di tempo per studiare e provare l’intera coreografia.
Questo conto alla rovescia è la cornice che fa da filo conduttore alla narrazione, in cui alle prove estenuanti dello spettacolo si alternano flashback di tutte le più importanti tappe della vita di Carla Fracci, dai primi passi nell’accademia del Teatro alla Scala al debutto come solista ne Lo spettro della rosa alla consacrazione internazionale, dall’incontro con Beppe Menegatti (Stefano Rossi Giordani) alla difficile scelta di diventare madre all’apice della carriera, per restituire la storia artistica e personale di una grande eccellenza femminile del nostro Paese.
“Ogni scena che ho girato, ogni emozione che ho vissuto, l’ho dedicata a lei – dice Alessandra Mastronardi – il mio grande rammarico è che non sia riuscita a vedere il film, ma con la sua presenza mi ha fatto un enorme regalo” dice l’attrice, che prima e durante le riprese ha incontrato la grande ballerina, consulente del film insieme al marito Beppe Menegatti. “Quando le ho chiesto quale emozione voleva che trasmettessi con la mia interpretazione, mi ha risposto decisa: ‘La forza’”.
“Non abbiamo fatto un santino – continua ancora l’attrice – ma abbiamo voluto sottolineare la sua modernità nel rompere gli schemi, a quel tempo la maternità per una ballerina era un tabù e lei, anche in questo, è stata una pioniera del rispetto dell’essere donna”. Dietro quella grazia e quella leggerezza, c’era un carattere forgiato dalla disciplina: “Siamo abituati a vederla danzare sorridente sul palco, ma non abbiamo mai visto le lacrime, le cadute, i piedi feriti, che noi abbiamo voluto mostrare per far capire quanto debbano tirare i tendini per diventare così leggeri sul palco”.
Girato tra Roma, Orvieto e Milano e in particolare alla Scala, che per la prima volta nella sua storia ha aperto le porte a una produzione fiction permettendo di girare all’interno dei suoi storici spazi, il film vede nel cast, tra gli altri, Elena Cotta (la nonna), Maria Amelia Monti e Pietro Ragusa (i genitori Santina e Luigi Fracci), Euridice Axen (la direttrice dell’Accademia di danza della Scala Esmée Bulnes), Paola Calliari (il personaggio di fantasia Ginevra Andegari), e ancora Gabriele Rossi (Mario Pistoni), Lorenzo Lavia (Luchino Visconti), Valentina Romani (Anita Spelta), Maurizio Donadoni (il sovrintendente della Scala Antonio Ghiringhelli), Paola Lavini (Maria Callas), Alan Cappelli Goetz (Erik Bruhn), Claudia Coli (Signorina De Calboli) e la piccola Elisa Proietti nei panni di Carla da bambina.