l documentario affronta, attraverso le tre donne della vita di Pasolini (la madre Susanna, Maria Callas e Laura Betti) i tre temi più importanti della vita di questo autore: il tema della Madre come dimensione di purezza e di sacralità, il tema della tragedia sia come senso della vita che come struttura presa in prestito dal teatro greco e il tema della disobbedienza e della sperimentazione linguistica. Non si tratta di un documentario di critica intellettuale, ma di un documentario che vuole ridare vita alle tre donne che incarnarono questi tre importantissimi temi pasoliniani, e insieme a loro ridare vita anche al grande poeta scomparso prematuramente.
La scusa narrativa è un pranzo a casa di mamma Susanna a cui partecipano anche Maria Callas e Laura Betti. Pasolini è già morto, ma sua madre continua ad apparecchiare anche per lui perché non accetta la sua scomparsa. Anche per le altre due donne il poeta continua a restare vivo, e in una dimensione senza tempo e colma d’affetto, ricordano momenti vissuti insieme a Pier Paolo.
Tra ricostruzioni in stile docu-film, repertori dell’epoca e animazioni, verranno raccontati i passaggi salienti della vita di Pasolini: la giovinezza in Friuli e il primo processo per adescamento di minori, il successo di “Ragazzi di vita” e di “Accattone”, i trentatré processi che dovette subire a causa delle sue opere, i viaggi con Alberto Moravia ed Elsa Morante prima e con Moravia e Dacia Maraini poi, la virata stilistica che portò a opere controverse come “Salò e le 120 giornate di Sodoma”, la critica ai movimenti giovanili che gli alienarono anche le ultime simpatie e l’omicidio all’Idroscalo di Ostia che ancora oggi resta un mistero mai chiarito.
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